venerdì 12 settembre 2014

RICERCA ESTIVA: CELIACHIA

La celiachia, dal greco koilía, addome, è una malattia autoimmune(il sistema immunitario della persona non funziona adeguatamente) dell'intestino tenue, che si verifica in individui di tutte le età e geneticamente predisposti.
 La celiachia è causata da una reazione alla gliadina, una proteina del glutine presente in grano, orzo, segale, avena, farro, spelta, kamut, triticale e monococco. Questa proteina causa una reazione infiammatoria che porta ad un troncamento dei villi che rivestono l'intestino tenue (atrofia dei villi) interferendo con l'assorbimento delle sostanze nutritive. L'unico trattamento efficace conosciuto è una permanente dieta priva di glutine.


STORIA
Areteo di Cappadocia, che visse nella "Mezzaluna Fertile" nel II secolo, documentò una malattia definita come "affezione celiaca"(Francis Adams ne presentò una traduzione nel 1856). Il paziente presentava mal di stomaco ed era pallido, debole e con diarrea composta feci bianche e maleodoranti; la malattia era intrattabile e suscettibile di ritorno periodico. Areteo riteneva che il problema fosse una mancanza di calore nello stomaco, ergo una cattiva digestione con conseguente diarrea. Egli considerava questo come un male comune alle donne anziane e imputabile a un'altra malattia cronica o all'abbondante consumo di acqua fredda.
Nel 1887, il pediatra Samuel Gee descrisse il morbo nei bambini. Gee studiò le precedenti documenti riportanti della malattia e concluse che una dieta mirata fosse l'unica cura possibile. Gee riconobbe che l'intolleranza al latte e gli alimenti contenenti elevate quantità di amido dovessero essere evitati. Tuttavia, egli vietò fruttarisosago e verdure, mentre consigliava carne cruda e fette sottili di pane tostato.
Christian Archibald Herter, un medico statunitense, scrisse nel 1908 un libro sui bambini celiaci, definendo la malattia "infantilismo intestinale"; notò inoltre che i grassi erano più tollerati rispetto ai carboidratiSidney V. Haas, un pediatra americano, sviluppò nel 1924 una dieta a base di banane, che rimase "in vigore" finchè non furono definitivamente determinate le cause della celiachia.
(Grazie alle ricerche di questi ultimi, la malattia fu anche chiamata "malattia di Gee-Herter".)
Il collegamento del grano alla celiachia fu scoperto dal pediatra olandese Willem Karel Dicke, il quale notò che durante la carestia olandese del 1944 (in cui la farina scarseggiò e di conseguenza anche pane e derivati), ci fu un calo significativo del tasso di mortalità tra i bambini affetti da celiachia, da un dato superiore al 35% a praticamente zero. Il grano divenne di nuovo disponibile dopo il conflitto e il tasso di mortalità tornò agli stessi livelli. Il glutine del frumento è stato stato riconosciuto come causa dei sintominel 1952 da un gruppo di ricerca di Birmingham. L'atrofia dei villi fu descritta dal medico inglese John Paulley, nel 1954, grazie all'osservazione di campioni prelevati durante un intervento chirurgicoIl carattere ereditario fu riconosciuto nel 1965. Il 26 maggio è stato designato come "giornata internazionale della celiachia".


DIFFUSIONE NEL MONDO
Studi sulla popolazione in EuropaIndiaSud AmericaAustralia e negli Stati Uniti indicano che la prevalenza nei bambini può essere compresa tra lo 0,33 e l'1,06% e tra lo 0,18 e l'1,2% negli adulti, arrivando a circa il 3% nelle popolazioni che ricevono cure primarie appena accusati i sintomi gastrointestinali. In Italia si stima la presenza di circa 380.000 persone celiache (1/150), l'85% dei quali non presentano sintomi (dette anche asintomatiche). In Italia 135.800 sono risultate positive al morbo, ma in realtà sono solo un quarto della stima, la quale considera 1 individuo su 100 dell'intera popolazione italiana.
Agli individui di origine africanagiapponese e cinese raramente viene diagnosticata la malattia, ciò è anche imputabile al fatto che una gran parte degli individui celiaci non ricevono una diagnosi.
La celiachia è una condizione più frequente nelle donne che negli uomini. Negli Stati Uniti è trovata una prevalenza dello 0,75% nei gruppi non a rischio, dato che è aumentato a 1,8% nei pazienti sintomatici, a 2,6% nei parenti di secondo grado di un paziente con malattia celiaca e al 4,5% nei parenti di primo grado. Questo profilo è simile a quello europeo. Altri gruppi che presentano un aumentato rischio di sviluppare malattia celiaca, con tassi di prevalenza che variano dal 5% al 10%, sono gli individui con sindrome di Down e di Turnerdiabete mellito di tipo 1 e con malattie autoimmuni della tiroide,come l'iperattività della tiroide.
Storicamente la celiachia è stata considerata una delle malattie rare, con una prevalenza stimata di circa lo 0,02%. I recenti aumenti del numero di casi segnalati possono essere dovuti ai cambiamenti nella diagnosi.


SEGNI E SINTOMI
I casi di celiachia grave portano a caratteristici sintomi di diarrea cronica con feci biancastre, sciolte e grasse e perdita di peso (mancato aumento di peso nei bambini piccoli). Le persone affette da celiachia più lieve possono avere sintomi meno marcati e che possono presentarsi in altri organi oltre all'intestino. È anche possibile essere affetti da celiachia ma non soffrire di alcun sintomo o accusare solo stanchezza o anemia.
La diarrea si presenta pallida, voluminosa e maleodorante. Possono essere presenti dolore addominale e crampi, "pancia gonfia" e ulcere della bocca. Danni elevati all'intestino possono sfociare in un'intolleranza al lattosio. I sintomi possono essere attribuiti alla sindrome dell'intestino irritabile e solo in seguito vengono riconosciuti come propri della malattia celiaca (a questi pazienti viene proposto lo screening per il morbo).
La celiachia porta ad un aumento del rischio sia di sviluppare un cancro all'intestino tenue, che un linfoma al piccolo intestino. Questo rischio diminuisce grazie ad una alimentazione appropriata. La malattia celiaca, se non trattata, può in un lungo periodo di tempo condurre ad ulteriori complicanze, come l'ulcerazione del digiuno, un tratto dell'intestino tenue. 
I cambiamenti che avvengono nell'intestino, a causa della malattia, lo rendono meno capace di assorbire i nutrienti, i minerali e le vitamine liposolubili ADE e KL'incapacità di assorbire i carboidrati e i grassi può causare una perdita di peso, mancata crescita nei bambini e affaticamento. Un'eventuale anemia può manifestarsi per carenza di ferro (malassorbimento) o come anemia megaloblastica. Il malassorbimento di calcio e vitamina D può causare osteopenia  o osteoporosi Una piccola parte di pazienti rischia sanguinamenti anomali a causa della carenza di vitamina K.


DIAGNOSI
Vi sono diverse prove che sostengono che gli esami del sangue possono essere utilizzati per formulare una diagnosi, tuttavia non sono più "validi" se il paziente ha già eliminato i livelli di glutine mediante dieta, dato che l'intestino tende a guarire in poche settimane dall'inizio della dieta stessa. In questi casi è necessario abbandonare la cura per 2-6 settimane.
I risultati degli esami vengono utilizzati per determinare se vi sia o meno la necessità di ricorrere alla biopsia endoscopica. Questo procedimento ha dimostrato avere una sensibilità del 100%, in una popolazione di soggetti con un'alta probabilità di avere la malattia celiaca.


GASTROSCOPIA
Per la diagnosi della malattia celiaca, una gastroscopia del duodeno o del digiuno viene spesso eseguita. È molto importante ottenere campioni multipli  dal duodeno, dato che non tutte le aree possono essere colpite allo stesso modo (può essere estratto un campione sano, risultando quindi come falso negativo).
La maggior parte dei pazienti con malattia celiaca hanno un intestino tenue che appare normale all'endoscopia, tuttavia, vi sono segni rilevabili durante l'esame riconducibili alla celiachia.
Fino al 1970, le biopsie erano ottenute utilizzando capsule metalliche collegate ad un dispositivo di aspirazione. Questo metodo è stato ampiamente sostituito dall'endoscopia a fibra ottica, che porta ad una maggior sensibilità e una minore frequenza di errori.



DIETA
Attualmente la dieta senza glutine è l'unica terapia. La dieta priva di glutine deve essere molto rigorosa poiché bastano minime quantità per far ricomparire i sintomi e questa deve essere seguita scrupolosamente per tutta la vita, dato che non vi è nessun farmaco disponibile. La stretta aderenza alla dieta permette, nella maggior parte dei casi, la risoluzione di tutti i sintomi. In molti paesi, i prodotti senza glutine sono considerati al pari dei medicinali, quindi disponibili su prescrizione medica e, in caso, rimborsati dall'assicurazione sanitaria.
Il termine "senza glutine" è generalmente utilizzato per indicare un livello di glutine talmente basso da non influire sull'organismo e non la sua assenza completa. Non è ancora definito il livello esatto in cui il glutine è da ritenersi innocuo, tuttavia un recente studio ha provvisoriamente concluso che il consumo inferiore ai 10 mg di glutine al giorno è da ritenersi sicuro.
La regolamentazione del marchio "senza glutine", varia notevolmente di paese in paese. L'attuale Codex Alimentarius internazionale, consente ai prodotti contenenti 20 ppm di glutine di rientrare nella categoria "senza glutine". I prodotti senza glutine sono di solito più costosi e più difficili da trovare rispetto agli alimenti comuni.
Anche seguendo una dieta, la qualità della vita correlata alla salute di un celiaco, può essere inferiore rispetto alle persone prive della condizione. Gli studi effettuati negli Stati Uniti, hanno dimostrato una qualità di vita diventa paragonabile alla popolazione in generale, mentre in Europa è risultata sensibilmente più bassa. Gli uomini tendono a manifestare un miglioramento più marcato rispetto alle donne. Alcuni presentano persistenti sintomi digestivi o dermatite erpetiforme, ulcere della bocca, osteoporosi. I sintomi indicativi di sindrome dell'intestino irritabile possono manifestarsi (aumento del livello di ansia, di fatica,dispepsia, dolore muscolo scheletrico).
Una piccola minoranza di pazienti, risultano affetti da malattia refrattaria, il che significa che non migliorano, nonostante una dieta priva di glutine. Ciò probabilmente avviene perché la malattia è presente da così tanto tempo che l'intestino non è più in grado di guarire con la sola dieta o perché il paziente non aderisce completamente alla dieta o perché consuma inavvertitamente alimenti contaminati da glutine.


STATO DELLA RICERCA
Vari innovativi approcci sono in fase di studio per creare alternative alla dieta. Tutti questi, al 2012, sono ancora in fase di sviluppo.
L'utilizzo di grano geneticamente modificato o specie di grano selezionate per essere minimamente immunogeniche, può consentirne il consumo. Tuttavia, ciò potrebbe interferire con gli effetti che la gliadina ha sulla qualità della pasta. In alternativa, l'esposizione di glutine può essere minimizzata assumendo una combinazione di enzimi in grado di degradare i peptidi nel duodeno.
Trattamenti alternativi in fase di studio includono, l'inibizione della zonulina, una proteina endogena correlata alla aumentata permeabilità della parete intestinale e quindi alla maggior presentazione di gliadina al sistema immunitario.


lunedì 6 gennaio 2014

UN REGALO PER LUCA

Ed ecco il nuovo lavoro assegnato dal prof per le vacanze di Natale: augurare buone feste a LUCA con un regalo. Per chi non lo sapesse "costui" è il nostro più vicino antenato (Last Universal Common Ancestor), ossia una cellula risalente tra i 3,6 e i 4,1 miliardi di anni fa. Grazie alle ricostruzioni dei ricercatori e ai confronti con i più disparati organismi "moderni" si è scoperto che LUCA era in grado di metabolizzare  azoto e carbonio grazie a particolari enzimi ; era anche dotato di una semplice barriera composta da lipidi, di un organello dotato di organizzazione interna e, probabilmente, usava l'RNA al posto del DNA.
Tornando a noi e al nostro "regalo"... Purtroppo Natale è passato da un pezzo, ma i pacchetti sono comunque giunti a destinazione stamattina con i Re Magi (che, a quanto pare, sarebbero specializzati in "consegne dell'ultimo momento"). Questo è ciò che spetterà a LUCA quest'anno:
Ebbene si, un bastone da passeggio per quando avrà voglia di uscire di casa (3,6 miliardi di anni si fanno sentire, eh?), e due bottiglie di azoto e carbonio, nel caso gli venisse fame.
Beh LUCA, tanti auguri di Buon Natale e fel... Ah no, scusa, è troppo tardi...

domenica 27 ottobre 2013

LA "VISCO-DENS" E LA DIFFERENZA TRA DENSITA' E VISCOSITA'

Prima di cominciare, sarebbe meglio mettere in chiaro un particolare abbastanza evidente sin dall'inizio: il titolo. Non si tratta di un nomignolo "campato per aria" o una mia creazione durante un momento di delirio, quanto di un inusuale compito per casa assegnatoci dal nostro professore di scienze: andare dai nostri genitori, spiegare loro la differenza tra densità e viscosità e annotarne la reazione. Ma prima di arrivare al sodo, sarebbe opportuno fare alcune considerazioni sull'argomento. Nella vita quotidiana, siamo abituati a ricollegare il termine "densità" alla resistenza allo scorrimento dei fluidi (dovuta alla forza di legame all'interno del liquido stesso); tuttavia quest'ultima è, in realtà, la definizione di viscosità. La densità è, in realtà, la concentrazione di materia all'interno di un'unità di misura ben definita, nei liquidi, ad esempio, i fluidi con densità minore tendono a galleggiare su quelli di densità maggiore (ne è un celebre esempio il galleggiamento dell'olio sull'acqua). Arriviamo quindi al compito vero e proprio. Su richiesta del professore ho esposto questa "tesi" a miei genitori, ma non mi sarei mai aspettato la loro reazione: sono rimasti completamente impassibili, e ad un certo punto mio padre, sogghignando ha detto: "Tu sai che ho a che fare con densità, viscosità e numeri di Reynolds ogni giorno con il mio lavoro?" Infatti, essendo un tecnico dell'impiantistica, queste nozioni gli sono fondamentali per calcolare eventuali resistenze o cali di pressione all'interno delle tubature.

domenica 20 ottobre 2013

LA STORIA DELLA TERRA

La Terra si formò circa 4,6 miliardi di anni fa, quando una massa di polveri e gas vaganti nello spazio della nostra galassia cominciò a contrarsi e a raffreddarsi. La (parte) centrale diede origine al Protosole, mentre tutti gli altri residui si agglomerarono tra loro creando i vari pianeti della galassia, tra cui la Terra stessa.  Le rocce più antiche sulla Terra hanno dai 3,8 ai 4,2 miliardi di anni; tuttavia, mediante le datazioni radiometriche, il nostro sistema solare avrebbe "soltanto" 4560 milioni di anni e i meteoriti più antichi circa 4559 millioni di anni. Attualmente si pensa che la Terra si sia formata mediante l'unione disordinata di vari oggetti che colpivano la sua superficie. Con questa ipotesi si può anche spiegare la formazione della Luna la quale, secondo gli scienziati, sarebbe stata creata da un impatto gigantesco del nostro pianeta con un corpo celeste poco più grande di Marte (quest'ultimo vanta circa 6800 km di diametro). Frammenti provenienti sia dal corpo sia dalla Terra furono scagliati nello spazio, dove si aggregarono dando vita al nostro satellite; questa ipotesi è stata confermata anche grazie alla datazione delle rocce lunari (4,47 miliardi di anni). In seguito, una pioggia continua di planetesimi, (oggetti rocciosi primordiali che colpivano la Terra entrando nella sua orbita) urtò la superficie dei vari corpi celesti fino a 3800 milioni di anni fa, eliminando la crosta primitiva della Terra e creando i vari crateri della Luna, di Mercurio, di Marte. La Terra, a causa dei numerosi impatti, aumentò di dimensioni pian piano e cominciò a surriscaldarsi mediante tre principali fenomeni:
1.       l'energia cinetica rilasciata dagli impatti dei planetesimi sulla superficie terrestre si convertì in energia termica, che in parte venne dispersa nello spazio. In alcune zone gli impatti erano talmente frequenti da "seppellire" completamente sottoterra l'energia venutasi a creare;
2.       L'aumento della pressione all'interno del pianeta, dovuto al continuo accumulo di materiali nelle zone esterne e alla scarsa conduttività delle rocce, generò ulteriore calore;
3.       La radioattività degli elementi naturali, i quali erano presenti sulla Terra in quantità maggiore di circa quindici volte rispetto ad oggi, trasmettevano calore ai materiali circostanti mediante l'energia cinetica delle particelle che rilasciavano.
Si è calcolato che tutti questi elementi abbiano portato ad una temperatura interna di circa 1000°C.
Dopo un periodo compreso tra i 300 milioni e il miliardo di anni, a causa della disintegrazione radioattiva, la temperatura interna aumentò progressivamente fino a raggiungere nelle zone più interne la temperatura di fusione del ferro il quale, a causa della sua elevata densità, sprofondò "colando"  verso il centro della Terra e trascinando con se vari materiali più leggeri. Questo fenomeno viene definito dagli scienziati "catastrofe del ferro". Questo evento, tuttavia, provocò la stratificazione della Terra e la creazione di un nucleo liquido e un conseguente aumento della temperatura di altri 2000°C. Nel pianeta, ormai in gran parte allo stato fuso, si venne a creare una differenziazione gravitativa che permise ai materiali più leggeri di migrare verso l'esterno e di formare la crosta terrestre.
Riguardo all'atmosfera, le collisioni cancellarono di sicuro l'eventuale atmosfera primordiale venutasi a creare nel frattempo. Dai dati in possesso si ipotizza che i materiali volatili si crearono dal degassamento delle rocce contenute nel mantello, ossia la zona intermedia tra crosta e nucleo, tra 4000 e 3500 milioni di anni fa. Secondo le teorie degli scienziati, i planetesimi che formarono la terra contenevano ghiaccio, acqua e altre sostanze. L'acqua migrò verso l'esterno sotto forma di vapore acqueo durante la fusione parziale del pianeta; l'atmosfera primordiale venne a crearsi grazie ai gas rilasciati dalle continue eruzioni vulcaniche ossia azoto, diossido di carbonio e idrogeno (questo si disperse nello spazio).

Infine, si ipotizza che la crosta terrestre si sia originata mediante la lava proveniente dalle continue eruzioni vulcaniche a cui seguivano rifusioni delle rocce consolidate e, anche grazie all'azione degli agenti atmosferici, si venne a formare il primo strato di regolite.

mercoledì 16 ottobre 2013

CHE COSA SONO LE SCIENZE DELLA TERRA?

Lo studio del pianeta Terra era affidato ad una branca della scienza chiamata geologia; tuttavia questo termine è diventato col tempo sempre più specialistico fino a ridursi ad identificare la semplice analisi delle rocce sulla crosta terrestre in tutti i loro aspetti. Attualmente viene utilizzato il termine di SCIENZE DELLA TERRA per indicare la branca di studi che esamina il nostro pianeta nella sua totalità. Quest'ultima si suddivide in molti aspetti collegati tra loro:
·         Meteorologia   -->   studio dei fenomeni fisici che avvengono nella troposfera responsabili del tempo atmosferico;
·         Climatologia   -->   studio del clima e delle condizioni meteo nel raggio di 20/30 anni;
             Oceanografia   -->   studio degli oceani e dei loro processi chimici, fisci e biologici;
·         Idrologia   -->   studio del movimento, della chimica e della biologia delle masse d'acqua del pianeta;
·         Paleontologia   -->   studio degli esseri viventi vissuti nel passato attraverso l'analisi dei loro fossili;
·         Mineralogia   -->   studio delle caratteristiche fisiche e chimiche dei minerali;
·         Petrologia   -->   studio delle rocce attraverso analisi di varia natura;
·         Geochimica   -->   studio delle unità geologiche e delle loro componenti mediante la chimica;
·         Vulcanologia   -->   studio dei fenomeni vulcanici;
·         Geofisica   -->   studio delle proprietà fisiche del pianeta Terra;
·         Geografia fisica   -->   branca della geografia che studia le caratteristiche fisiche della Terra;
·         Geomorfologia   -->   branca della geografia che studia la morfologia della Terra;
·         Geologia ambientale   -->   studio delle interazioni tra uomo e ambiente;
·         Geologia strutturale   -->   studio della deformazione delle rocce a causa delle forze agenti all'interno della crosta;
·         Stratigrafia   -->   studio della datazione delle rocce;
·         Geologia storica ;
·         Sedimentologia   -->   studio dei processi di sedimentazione;
·         Geologia marina ;
·         Geodinamica   -->   studio delle forze alla quale è sottoposta la Terra.

Tuttavia negli ultimi tempi si è pensato al passaggio da scienze della Terra a scienza integrata del sistema Terra, a causa dell'ormai divenuto elevato rischio ambientale, per poter studiare al meglio le modificazioni del sistema su scala globale e le loro possibili evoluzioni. Va anche tenuto conto che, a partire dalla rivoluzione industriale, i cambiamenti effettuati dall'uomo sull'ambiente hanno influenzato quest'ultimo in maniera tale da poter paragonare l'attività umana come forza della natura vera e propria. I cambiamenti oggi attualmente in atto sono, infatti, senza precedenti come dimensione e velocità di mutamento; si necessita quindi di un'accurata conoscenza di questi processi naturali in modo da poter comprendere anche ciò che potrebbe accadere in futuro.

mercoledì 11 settembre 2013

Recensione Blog: Prosopopea

Ed ecco un altra recensione. Questa volta non si tratterà di libri fantascientifici o di scrittori russi, bensì di un altro blog scientifico decisamente molto, ma molto più grande e meglio strutturato del mio "abbozzo". Si tratta di Prosopopea, sito gestito da tale DoppiaM. Quello che mi ha colpito fin da subito non è tanto la qualità molto buona dei post o la tipologia di argomenti scientifici trattati, bensì il modo in cui sono esposti al lettore. Normalmente si è abituati a vedere gli argomenti dei vari blog attinenti alle scienze esposti in maniera fin troppo formale, tanto da risultare noiosa soprattutto a chi ne è poco avvezzo. In questo caso le cose non stanno così; difatti ci si ritrova spesso coinvolti in momenti dove la serietà lascia spazio a brevi ma intense risate (senza l'ausilio di battute "pesanti"), invogliando quindi il lettore a continuare a leggere fino alla fine. Ovviamente tutto questo senza perdere professionalità nell'esposizione e senza cadere nel ridicolo.
Non posso far altro che consigliare a tutti di dare un'occhiata, perchè questo blog merita davvero!

Ecco il link: http://prosopopea.wordpress.com/

Recensione Libro: Fondazione

"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci." (Cit. Salvor Hardin)

Come si sarà ben dedotto dal titolo, decisamente "anomalo" rispetto a ciò che è solito comparire in questo blog, ho voluto inserire questa breve analisi di un libro letto durante l'estate che mi sembrava giusto condividere con i lettori in quanto offre non solo una narrazione originale e ben strutturata, ma anche vari spunti di riflessione su altrettanti vari argomenti.
Ma andiamo con calma...
Il libro fa parte di un gruppo di romanzi, composti tutte dallo scrittore russo Isaac Asimov, chiamato "Ciclo delle Fondazioni", il quale può essere considerato uno dei capostipiti della fantascienza classica. 
L'opera si presenta composto di 47 capitoli divisi in cinque storie che possono essere considerate singolarmente ma è preferibile leggerle in ordine essendo legate tra loro da un filo conduttore: Prologo, Prima Crisi, Seconda Crisi, Intercrisi, Terza Crisi.
Qui di seguito, per chi fosse interessato, vi è un breve riassunto dell'opera il quale contiene dei piccoli spoiler. Ho segnalato l'inizio e la fine per poterli saltare.
**[SPOILER]**
La storia inizia con uno psicostorico di nome Hari Seldon che riuscendo a prevedere imminente dell'Impero Galattico mediante complessi calcoli matematici, si fa esiliare su un pianeta lontano di nome Terminus affermando di voler salvare tutto il sapere conosciuto nell'Enciclopedia, un'enorme opera che permetterà di ridurre gli imminenti 30000 anni di "medioevo" a soli mille. Tempo dopo, sul pianeta prima citato, il capo della comunità Lewis Pirenne e il sindaco Salvor Hardin devono fare i conti con il regno di Anacreon, che vuole assoggettare la loro popolazione a sudditi; sfruttano quindi la loro ricchezza scientifica per far sì che l'invasione non abbia mai inizio. Successivamente, Hardin trasforma la scienza in una religione e la usa per assoggettare le masse ad Anacreon e controllarle con i suoi macchinari, visti dalla gente comune come "attrezzi divini". Superata la seconda crisi, un mercante di nome Limmar Ponyets approfitta di una missione segreta della Fondazione per commerciare in segreto macchinari con il pianeta Askone, dove la tecnologia della Fondazione è severamente vietata. Passano gli anni ed un altro mercante, Hober Mallow, si ritrova ad allacciare i contatti con il pianeta Korell, in conflitto con Terminus. Mallow diventa poi sindaco di Terminus, riuscendo a conquistare economicamente Korell grazie al benessere portato sul pianeta ostile.
***[FINE SPOILER]*** (Ho scritto di proposito la trama a grandi linee per invogliare a leggere l'opera completa!)
Come già detto in precedenza quest'opera offre spunti di riflessione i quali mettono ben in luce come la scienza e la tecnologia, opportunamente combinati con altri campi come commercio e religione, possano essere utilizzati per scopi molto più grandi del semplice piano teorico/studioso. Il tutto senza fare ricorso alla violenza.
Per concludere, non posso che ritenermi soddisfatto di quest'opera e ne consiglio la lettura non solo agli appassionati del genere. Più che promosso!
VOTO: 9